giovedì 31 maggio 2012

dopo

non avevo mai fatto caso a quanti amici emiliani avessi ... alcuni li sento spesso, magari riusciamo anche a vederci per una manifestazione o sulla strada di un viaggio, altri sono un po' dispersi, sempre nel cuore, ma separati dalla moltitudine d'impegni che assorbe la nostra vita e ci lascia poco tempo per due chiacchiere al telefono o una lettera scritta d'impegno.
altri ancora ho la fortuna di poterli seguire sul web, perché hanno un blog e, sempre in questo mondo virtuale, si creano anche altre simpatie, ci si ripromette d'incontrarci alla prima occasione ... ci sarà pure il modo di vedere la tua bella città, il tuo bel paese!
ieri pomeriggio, finalmente, sono riuscita ad avere notizie degli amici di San Prospero e di Cavezzo: stanno bene, sono interi! mi sono messa a piangere sull'autobus quando Roberto ha risposto al telefono!
avevo perso i numeri di cellulare con il furto del mio, sabato, ed a casa non rispondeva nessuno...
la Cosetta ha avuto la casa ed il laboratorio distrutti, suo fratello abitava nel centro, abitava ...
la mamma di Roberto era a fare la spesa alle 9 e perciò è salva, perché non ha più una casa cui tornare.
per fortuna la nuova casa di Roberto e Maura (che buffo: abituata a vivere in un condominio, mi rendo conto che sto parlando di tante case, una casa per ogni famiglia, tuttalpiù un palazzetto nel centro dove risiede l'intero clan) è stata ben fatta ed ha retto!
Maura è riuscita a scappare dal capannone dove lavorava, ma non si sa se potrà rientrarvi un domani per riprendere a lavorare.
Denise era alla stazione per andare a Bologna, a studiare, aspettava un treno che non è passato.
stanno bene, ma la voce di Roberto era così diversa, senza quella allegria o quella indignazione che musicava le nostre chiacchiere.
ci sono cose che ti cambiano profondamente, dopo le quali la vita non è più la stessa, e ci sono capitate: ora dobbiamo farci i conti.
mi ha detto questo.
è vero.
come è stato vero per le amiche abruzzesi, Roby così allegra e la cara Elenamaria, impegnata e sensibile.
e per tutti coloro che non conosco, che hanno visto la vita di sempre andare in pezzi e combattono ancora e combatteranno per ricostruirla.
anche se non sarà mai più la stessa.
ma io ho tirato un sospiro di sollievo ed ho avuto un istante di gioia a saperli vivi.

5 commenti:

Linda_chi? ha detto...

Forse, sapere che ci sono ancora ridimensiona tutto il resto. Pur nel dolore e nella disperazione, sono sicura che ricominceranno e ce la faranno: gli emiliani sono tosti, così come lo sono gli abruzzesi.

Renata_ontanoverde ha detto...

Il terremoto è una gran brutta bestia mia cara ! Ti rode l'anima e scuote il tuo spirito! Ho visto gli effetti sui Friulani!

leggerevolare ha detto...

il terremoto ti lascia senza parole e senza forze... perdi tutto in un attimo e ancora la conferma di quanto sia labile la nostra realtà di vita...

almeno sono vivi anche se a pezzi

danis ha detto...

Saperli vivi è un modo per capire di più cosa è gioia, cosa il dolore e le incertezze...

gattarandagia ha detto...

gente tosta, in effetti e poco incline a piangersi addosso.
mi sembra che, forte della terribile esperienza abruzzese, le strutture locali siano ben decise a non far gestire ad altri ricostruzione e soccorsi.