giovedì 16 febbraio 2012

sos

il reparto ortopedia del Pronto Soccorso è sempre affollatissimo.
è anche quello dove ci si raccontano le storie: c'è il distinto signore il cui scooter è stato speronato da un'automobilista convinta che chi lo guidava fosse il bieco scippatore che le aveva appena sottratto la borsa dal sedile del passeggero.
recidiva, già aveva subito il medesimo furto, non paga di aver tentato di nuovo gli innumerevoli malviventi che bazzicano le strade romane e credendo di partecipare al casting di fast and furious, ha puntato un povero cristo e lo ha buttato giù come un birillo.
il povero cristo in questione non riusciva a capacitarsi, mentre aspettava che lo passassero sotto i raggi.
la ragazza col caviglione ha inciampato sul marciapiede sconnesso.
gesso, ne avrà per settimane, ed ancora è indecisa se prendersela col comune per la scarsa manutenzione delle strade o con se stessa per essere stata tanto goffa.
un grassissimo giocatore di calcetto, alquanto attempato, ha parato una caduta con la mano.
adesso potrebbe fare tranquillamente il ricevitore nel baseball senza usare il guantone.
si guarda la mano, interdetto.
noi aspettiamo: io sono anche contenta perché lui mi sembra non si sia rotto dopo che un delinquente senza patente e fatto come una pigna lo ha investito con una macchina rubata.
lui ringrazia un po' meno il cielo, si sente un vigliacchetto perché ha avuto paura mentre fermava il tizio che stava scappando ... certi uomini hanno visto troppi film di Schwarzy e si sono fatti il mito sbagliato!
ci sono un paio di anziani caduti: sono sulle barelle, attaccati alle flebo, perché i guai non si presentano mai alle porte da soli.
occhi chiusi, colore cereo, la bocca è sempre semiaperta ... mi rendo conto che non li guardo, né guardo chi li accompagna, sono chiusi in una bolla, aspettano, silenziosi.
si apre la porta della sala visite ed esce un bel ragazzo, il torace nudo è fasciato quasi completamente, rimane un braccio scoperto mentre l'altro è fissato al corpo e la mano penzola all'altezza della vita con elegante nonchalance.
lui fa scorrere lo sguardo sulle persone in attesa, uno sguardo ridarello a cercare la sua ragazza.
"aò, me pari Tutankamon!"
la migliore della serata!


7 commenti:

antonypoe ha detto...

per me buonissima anche "ha parato una caduta con la mano". ciao :)

Renata_ontanoverde ha detto...

effettivamente! la migliore!

danis ha detto...

C'è di che guardare anche stando in una bolla. Stasera si è parlato dei P.P.S.S. in TV e comunque sta ragazza è alquanto spiritosa. Beati loro, giovani e borgatari.
Ti abbraccio.

Aluya ha detto...

Il pronto soccorso è sempre un posto di varia umanità: bisognerebbe andarci quando non se ne ha bisogno, per godersela. Invece magari accompagni tuo padre ultraottantenne, che sta male, che avrebbe bisogno di cure e di calore, non di una sedia di metallo e tanto freddo. Per ore. Il ricordo di quel posto ancora mi fa incaxxare.
Lamps.
Aluya

gattarandagia ha detto...

@aluya, confesso che preferirei non andarci: magari non mi arrabbio, mi sembra che tutti davvero si diano molto da fare, ma ci si passa davvero un tempo infinito.
se stai abbastanza bene, chiacchieri ...
@danis, meglio che piagnucolare "o povero tesoro mio, che ti è successo? come farai?"! in effetti la fanciulla si è anche proposta di prendersi cura dello sventurato impacchettato.
dietro lauto compenso, ovviamente!
@renata, erano divertentissimi e ci voleva proprio (lui credo che sentisse un bel dolore, ma non ha fatto neanche un sospiro! che ommino!)
@antony, ;-))

gattarandagia ha detto...

uffa, quanti davvero!
ma perché non rileggo mai?

leggerevolare ha detto...

oh signore... normalissimo turno di follia!! senza invidia...