aneddoti sparsi...
la nostra sosta preferita nel pomeriggio era un Nekocafe, ossia un bar a gatti nel centro città: grande spazio allestito con pochi tavolini e molte cucce e giochi, dove tranquilli avventori si potevano bere un mediocre caffé accarezzando i docili gatti presenti, vere star del locale.
io ero in crisi di astinenza da felini, per cui mi sono ritrovata sdraiata sul pavimento a vezzeggiare emeriti sconosciuti, manco fossero i principini che governano casa mia!
mia madre è riuscita a farmi prendere un'accidenti quando è stata colta dalla sindrome di Stendhal in un museo, ed a momenti me la perdo ...
tra i tanti motivi che dovrebbero spingere le persone a visitare ed amare Vienna, ci sono le opere di
Friedensreich Hundertwasser, una sorta di uomo del Rinascimento un filino folle.
la mamma non lo conosceva affatto, per cui la porto prima a mangiare nel divertente bistrò aperto nel museo dedicato all'artista (e da lui progettato e costruito), poi a vederne le opere: dopo averne letto attentamente la biografia, passiamo nelle sale con le opere esposte, illuminate dalla luce di strane finestre e dal suggestivo susseguirsi di ombra e luce pensato per i suoi quadri ...
e quella mi si mette a tremare, a sudare, portandosi le mani alla testa, sussurra che si sente svenire ...
ed a me pija er panico!
mangiare aveva mangiato, per cui una crisi ipoglicemica era da escludere, caldo non faceva perché le sale erano climatizzate e quindi niente colpo di calore, la pressione non è mai stata un problema, ed allora cosa stava succedendo in un paese dove non parlo una parola della lingua e l'ansia riuscirebbe a farmi dimenticare tutto l'inglese che conosco?
insieme ad una gentile custode, preoccupatissima anch'essa, la facciamo sedere, le viene portato un bicchiere d'acqua e dello zucchero ed aspettiamo sia in grado di parlare di nuovo ...
"tanta bellezza e tanta coerenza mi hanno sconvolta"
ecco, mi piacerebbe a volte provenire da una famiglia un zinzino più tetragona.